Le pitture preistoriche nelle grotte, comparse a partire da 37mila anni fa, sono le più antiche manifestazioni artistiche dell’uomo. E, secondo gli antropologi, anche l’inizio del senso del sacro: i soggetti raffigurati nelle caverne, come leoni, rinoceronti, bufali e mammut, erano infatti considerati i “Signori degli animali”, spiriti da rispettare e da ringraziare per il buon esito della caccia e per la fertilitĆ .
Ora però, sappiamo anche altro, da uno studio apparso sul Cambridge Archaeological Journal. Accanto agli animali raffigurati sarebbero stati lasciati i primi segni di un linguaggio scritto. In particolare, questi segni si trovano in circa 400 grotte europee come Lascaux, Chauvet e Altamira. I gruppi di Homo sapiens del Paleolitico superiore li hanno tracciati a partire da 42.000 anni fa, per poi accompagnarli con le immagini figurative di animali (comparse 5mila anni dopo). Lo scopo e il significato dei segni non figurativi del Paleolitico superiore europeo era sfuggito ai ricercatori.
…