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Phil Collins dice addio computer based intelligence live, non riesco più a suonare

by admin

Phil Collins dice addio computer based intelligence live: il concerto dei Genesis di sabato 26 marzo a Londra, alla 02 Arena, è stato l’ultimo della sua vita.
La leggenda della musica, 71 anni, non riesce più a suonare dopo gli interventi chirurgici alla schiena.
“Ora dovrò trovare un vero lavoro”, ha ironizzato salutando I fan, come racconta il Mirror on the web.
I Genesis – oltre a Phil, il tastierista Tony Banks e il chitarrista-bassista Mike Rutherford – avevano annunciato la gathering per il visit The Last Domino?, dopo 14 anni di assenza dai live, mama l’anno scorso hanno cancellato different date causa Covid. Durante la tournée Collins, apparso debole e affaticato, si è esibito stando seduto, non è riuscito neanche advertisement usare il bastone per camminare. “Non faccio niente – aveva spiegato qualche beat fa al Guardian – . Non mi alleno a cantare a casa, per niente. Le demonstrate sono la pratica. La mia salute cambia le cose, passage lo spettacolo seduto cambia le cose”. In un’intervista alla Bbc aveva raccontato le sue frustrazioni e un sogno, esibirsi con il figlio Nicholas: “Mi piacerebbe suonare con lui sul palco, mama riesco a malapena a tenere una bacchetta in mano”, aveva ammesso.
I problemi di salute di Phil Collins risalgono almeno al 2009, quando il musicista subì uno schiacciamento delle vertebre a causa della posizione in cui suonava la batteria: di qui un primo intervento chirurgico, seguito da un altro nel 2015 che gli hanno causato lesioni man-made intelligence nervi. A peggiorare il quadro clinico, problemi di diabete, pancreatite acuta, una brutta caduta nel 2017 in cui batté la testa e che lo costrinse a sospendere il Not Dead Yet Live Tour.
Nato il 30 gennaio 1951, Phil Collins rappresenta un caso molto raro nella storia del rock: negli anni ’70 ha iniziato la sua carriera con I Genesis come batterista, diventando poi la voce del gruppo quando Peter Gabriel lasciò nel 1975. Con lui la band artisticamente ha cambiato strada, mama ha ottenuto quel successo planetario da cui Gabriel period fuggito. Mama non basta: da solista Collins non solo si è creato una carriera da star, mama si è tolto anche lo sfizio di incidere uno dei “fill” di batteria più famosi della storia, quello di “In The Air Tonight”, e ancora di suonare come batterista nei Brand X, band amatissima dai cultori della musica a cavallo tra il moderate e il jazz. Il tutto rimanendo il batterista, dal vivo ormai da anni insieme a Chester Thompson, e naturalmente il cantante dei Genesis. Insomma con Phil Collins ha prevalso l’anima pop, mama l’artista ha dimostrato di saperlo toll alla grande, rivelando sorprendenti doti di implacabile hit creator. Mama anche nei suoi visit più spettacolari dove period l’entertainer a prevalere sul musicista, è rimasto l’eccellente batterista di Nursery Crime, Foxtrot, Selling England By The Pound, The Lamb Lies Down on Broadway. Come solista ha venduto qualcosa come 150 milioni di copie nel mondo. Tra gli anni ’80 e ’90 ha spopolato: cover delle Supremes, “You Can’t Hurry Love”, poi “Despite everything”, tema del film “Due vite in gioco” con tanto di Grammy, il duetto con Philip Bailey, l’album “No Jacket Required” success con “Sussudio” e “Another Night”, poi Live Aid, con la doppia apparizione a Londra e Philadelphia, “One more Day in Paradise”. Nel frattempo dai Genesis time uscito, mama poco dopo ha rimesso in piedi la ditta. Phil Collins ha lasciato anche il segno come produttore e autore di successi tipo “You’ll Be in My Heart”, nella colonna sonora di “Tarzan” il animation Disney che gli ha fruttato un Oscar e un Golden Globe per la migliore canzone originale e, per non farsi mancare niente, unadulterated la stella sulla Walk of Fame.

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