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Il ritorno della Scozia, c’è un ex galeotto – Europei 2020

by admin
Il ritorno della Scozia, c’è un ex galeotto – Europei 2020

Dopo più di due decenni di assenza, la Scozia riappare sul palcoscenico internazionale con rinnovate ambizioni, che domani a Glasgow si confronteranno con quelle della Repubblica Ceca, in una partita del Gruppo D di Euro 2020.
    L’ultima apparizione scozzese in un torneo internazionale risale al Mondiale 1998, concluso anzitempo, senza gloria, con la netta sconfitta (3-0) contro il Marocco. Per risalire all’ultima partecipazione alla fase finale di un Europeo, viceversa, la lancetta del tempo deve tornare indietro al 1996, anno d’esordio della Repubblica Ceca nella competizione continentale, e in cui gli scozzesi sfidarono gli inglesi e furono annichiliti da un bellissimo gol di Paul Gascoigne. Se da allora i cechi sono sempre stati presenti, gli scozzesi hanno puntualmente mancato la qualificazione.
    Eppure domani a Hampden Park, i padroni di casa si presentano in campo da favoriti. E non solo perché potranno contare sul sostegno del pubblico di casa. Gli ultimi due confronti diretti, disputati lo scorso autunno per la Nations League, sono terminati con una doppia vittoria, di misura, proprio degli scozzesi, che si presentano al via reduci da una striscia di cinque partite senza sconfitte (due vittorie e tre pareggi, compreso quello in amichevole contro l’Olanda). Il Ct Clarke, che vanta un passato da assistente di José Mourinho ai tempi del Chelsea anche se nel frattempo i rapporti tra i due si sono decisamente raffreddati, non può contare su campioni di valore internazionale, soprattutto in attacco. Ma in rosa c’è comunque un discreto numero di ottimi giocatori, soprattutto sulle fasce, a cominciare dal capitano, Andy Robertson, terzino del Liverpool, con cui ha vinto la Champions League. Nella rosa scozzese c’è anche chi, il 30enne ‘colosso’ (è alto 1.96) della difesa Declan Gallagher, nel gennaio 2017 è tornato a giocare dopo aver scontato sedici mesi di carcere per aver picchiato a sangue con una mazza da baseball un uomo davanti a un albergo a Blantyre.
    Un esordio da tre punti sarebbe il miglior viatico per corroborare le ambizioni della Tartan Arms. “La Repubblica Ceca ci creerà non pochi problemi – l’ammissione di Clarke -. Ma l’aspetto positivo per me è che chiunque schiererò dal primo minuto, so di potermi fidare al 100%. E come allenatore questo è il massimo”.
    Se il miglior risultato di sempre, in un campionato europeo, resta la finale raggiunta nel 1996, cinque anni fa in Francia la Repubblica Ceca è stata sconfitta nei quarti di finale dal Portogallo. Ma di quella squadra sono rimasti solo tre giocatori, tra cui il capitano Vladimír Darida. Nei 21 confronti diretti, alle 11 vittorie scozzesi, la Repubblica Ceca può opporre solo otto successi, l’ultimo dei quali però però risale al 2010 (qualificazioni Euro 2012). “La Scozia è un avversario ostico, forte fisicamente, con una buona fase difensiva – l’analisi del Ct ceco Jaroslav Silhavy -. Hanno grinta e sono aggressivi, soprattutto ripartono in contropiede molto velocemente. Nelle ultime due partite contro di loro abbiamo avuto diverse palle-gol che non siamo riusciti a sfruttare.
    Comunque vi ricordo che in una delle sfide di Nations League noi abbiamo giocato praticamente con la squadra B, visto che la nazionale maggiore, me compreso, era in quarantena per dei casi di Covid. Ora penso che questo terzo tentativo possa essere quello fortunato, ci conto”. Ultima battuta sulla questione di inginocchiarsi o meno prima del fischio d’inizio: “non lo faremo – dice Silhavy -, perché siamo concentrati esclusivamente sul calcio e le partite” 
   

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