Home » Olanda con rebus modulo, Sheva non la teme – Europei 2020

Olanda con rebus modulo, Sheva non la teme – Europei 2020

by admin
Olanda con rebus modulo, Sheva non la teme – Europei 2020

Assente da Euro 2016 e poi anche dai Mondiali in Russia del 2018, l’Olanda torna a calcare i palcoscenici calcistici più prestigiosi. Lo fa esordendo nel suo stadio, la Johan Cruijff Arena, contro l’Ucraina dell’ex fuoriclasse milanista Andryi Shevchenko, l’uomo che, da ct, ha rivitalizzato la sua nazionale dandole quel gioco rapido e brioso che prima non aveva, in controtendenza con l’Ucraina chiusa e fisica (anche troppo) degli anni precedenti. I gialloblù, negli ultimi giorni al centro delle polemiche per presunte finalità ‘politiche’ della loro maglia, nelle eliminatorie di Euro 2020 hanno preceduto il Portogallo campione in carica, ed è un biglietto da visita per il quale il tecnico degli arancioni, Frank De Boer, dovrà prendere adeguate contromisure. I suoi connazionali non lo hanno accolto bene sulla panchina della selezione, per via di quel modulo, il 3-5-2, contrario alla tradizione offensiva del calcio olandese, ed è stata polemica dal primo giorno da ct dell’ex allenatore dell’Inter, che in nerazzurro durò poco. Intanto oggi, mentre l’Olanda si allenava, un aereo noleggiato da un tifoso benestante ha sorvolato il centro tecnico di Zeist trascinando uno striscione con una scritta che invitava il tecnico a tornare alle origini: “Frank, solo 4-3-3”. “Grazie del consiglio, ma non cambio”, la risposta di un De Boer che quando allenava l’Ajax faceva giocare ai suoi un calcio spettacolare ma poi si è ricreduto e ora è atteso al varco. Oggi De Boer, oltre a confermare lo schema, ha dato due indicazioni: De Ligt non ha ancora recuperato dai problemi a una coscia, e quindi domani non ci sarà, e in porta giocherà il veterano Stekelenburg, 38enne che tra i pali prende il posto di Cillessen, fermato dal Covid. Sul campo le chiavi del gioco olandese saranno affidate al ‘blaugrana’ Frenkie De Jong, che oggi per stemperare la tensione dell’esordio ha fatto una sgambata in bicicletta per le strade di Zeistb assieme ai suoi compagni, con Memphis Depay impegnato a tirare il gruppo. Sul fronte ucraino Shevchenko non teme il fattore campo a favore dei rivali (“nel calcio capita spesso di giocare in trasferta”), si emoziona pensando di giocare nello stadio intitolato a Cruijff (“per me è stato l’esempio di come si deve giocare al calcio”) e spera di aver risolto i problemi di finalizzazione della sua squadra, alla quale servirebbe uno Sheva anche in campo: “ma se ci sono dei problemi, ogni tecnico lavora per risolverli”. Se ci sia riuscito, lo si vedrà domani, nel frattempo fa catenaccio sulla formazione: “Stepanenko come sta? E Zinchenko? Chi gioca in porta? Scoprirete tutto domani, ora non lo so nemmeno io”.

You may also like

Leave a Comment