Home » Casino Royale, guidati dalla nostra stella ‘Polaris’ – Musica

Casino Royale, guidati dalla nostra stella ‘Polaris’ – Musica

by admin
Casino Royale, guidati dalla nostra stella ‘Polaris’ – Musica

MILANO – E’ un viaggio guidato da una sorta di stella polare e che dura da oltre trent’anni, quello dei Casino Royale che tornano in scena con un nuovo lavoro. Tecnicamente un EP, ‘Polaris’, questo il titolo, è l’ennesima reincarnazione della band, difficilmente catalogabile già tra gli Ottanta e i Novanta e che ha costruito nel tempo un percorso quasi fosse un viaggio, ma non un pacchetto ‘all inclusive’, piuttosto un Grand Tour, quello della scoperta, dei tentativi e delle strade più differenti da intraprendere e allo scopo di perfezionare il sapere. “L’unico modo di catalogarci – ha confermato Alioscia Bisceglia – è farlo mettendoci l’etichetta di Casino Royale. Le cose che facciamo e che abbiamo fatto hanno sempre seguito il nostro processo di crescita, affrontando nodi e ostacoli. E’ vero che ogni fan ha il suo momento preferito della band, ma l’avere un rapporto così longevo dipende dal fatto che cambiamo insieme alla gente. Il rapporto è sempre proseguito. Anche in ‘Polaris’ alcuni brani nascono dalla rielaborazione di cose datate ed è come se avessimo una sorta di lievito madre, che ci serve nel tempo per la panificazione di prodotti diversi”. ‘Polaris’ è disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 4 giugno, pubblicato da Believe, mentre in vinile è pubblicato da Aldebaran Records. Come ogni volta, i Casino Royale mutano, si guardano intorno e raccontano. E allora questa volta è lo smarrimento e la ricerca di una direzione da seguire verso un futuro interrotto dalla pandemia, come singoli e come comunità. “Per la lunghezza – ha aggiunto Alioscia – questo lavoro è tecnicamente un EP, ma in questa mezz’ora abbiamo messo un intensità tale che potrebbe essere un album. E’ il nostro ennesimo viaggio, in una ennesima vita che fa parte di una ennesima reincarnazione della band. Abbiamo cominciato a lavorare a ‘Polaris’ nel 2017, ben prima della pandemia, che poi ci ha messo di fronte ad un momento di sincrono che in genere non c’è. E’ da tanto che i Casino Royale stavano riflettendo sulle tematiche che sono finite in questo lavoro”. Otto, in totale, le tracce messe in scaletta, per mezz’ora di musica intensa e suggestiva. Un viaggio nel viaggio, quello musicale e quello delle emozioni suggerite dai suoni, dalla forma canzone alla musica orchestrale, dall’elettronica di radice europea al groove di matrice black. E il cinema, come atmosfera. “Abbiamo sempre strizzato l’occhio alla costruzione della tracklist come se si trattasse di un film – ha detto ancora Bisceglia – e in questo caso ci sono delle composizioni orchestrali che fanno da raccordo, come se fossimo davvero al cinema. Abbiamo trovato una giusta sintesi tra le canzoni e la musica intesa in senso stretto, quella che va ascoltata con attenzione. Dico sempre che questo è un lavoro figlio dei nostri ascolti del palinsesto di Radio Rai3”. Sperimentazione sui generis, pop a modo loro, i Casino Royale resistono al tempo e alle circostanze, restano indipendenti e osservano i cambiamenti. “In fondo abbiamo sempre sperimentato – ha spiegato Alioscia – ma forse con la ‘s’ minuscola, perché abbiamo sempre cercato di divertirsi. C’è gente che ha sperimentato molto più di noi, quasi facendone una religione. Noi siamo stati sempre pop e con un suono internazionale. Il fatto di esserci mantenuti indipendenti ci ha aiutato in questo percorso. Anche ‘Polaris’, che è un disco fruibilissimo, è frutto di questa lunga sperimentazione, ma anche del nostro gioco collettivo che ha coinvolto molta gente”.

You may also like

Leave a Comment