Non è facile dire come sarà il futuro rispetto al cinema e ai festival, in qualche modo è imprevedibile. Ma abbiamo attraversato un periodo molto difficile, con un anno e mezzo di lockdown”. Ora “iniziamo a vedere la fine del tunnel, confidiamo che nei prossimi mesi, dalla prossima edizione di Cannes in poi la situazione inizi a tornare vicino alla normalità”. Lo dice il direttore della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Alberto Barbera, intervenendo nell’edizione in streaming ad Incontri, la Film Conference di IDM Film Fund & Commission Alto Adige.
“Naturalmente dovremo continuare a seguire dei protocolli di sicurezza, ma sono fiducioso che la condizioni possano essere migliori dello scorso anno” aggiunge.
Negli ultimi mesi “molti festival sono stati costretti a cancellare o postporre manifestazioni ed eventi. Noi siamo stati fortunati, abbiamo potuto fare un’edizione fisica in una finestra di tempo in cui i contagi erano bassi”. Ora il futuro “dal nostro punto di vista appare “positivo perché siamo inondati dai film che si propongono per Venezia, perché molti titoli erano pronti prima della pandemia e ne era stata bloccata l’uscita. In più ce ne sono molti nuovi, realizzati o finiti durante il secondo lockdown”.
Parlando con i produttori e i dirigenti delle case di produzione e distribuzione “mi dicono tutti che hanno molta voglia di tornare ai festival in un’edizione fisica”. I titoli prodotti per le piattaforme “in molti casi non hanno potuto aspettare per l’uscita” ma “la maggior parte degli altri hanno aspettato per avere un’uscita in autunno. Questa massa di film, aspetta il tipo di promozione che può arrivare solo da un festival. Nessuno pensa di non parteciparvi”. Quello che “abbiamo imparato da questi due anni è che naturalmente puoi avere un’edizione online del tuo festival, utilizzare una piattaforma per avere un’audience più ampia che partecipi da tutto il mondo, ma non si può avere lo stesso livello di promozione. Quello è legato ai rituali tipici di una manifestazione ‘fisica’ dall’avere il pubblico, ai red carpet, alle interviste e le conferenze stampa”. E’ qualcosa “che non può essere rimpiazzato da un evento digitale. Io non accetterò mai di fare un Festival solo online, senza un’edizione fisica.
Possiamo avere degli eventi online, rafforzare la nostra presenza digitale, ma l’edizione fisica non può essere ‘saltata'”. Per tutto questo “penso che il ruolo dei festival sarà ancora più forte nei prossimi mesi”.