Il festival dell’Arena diventa nel 2021 ambasciatore della cultura e delle bellezze italiane, grazie ad una collaborazione stretta dalla Fondazione Arena di Verona con alcune delle eccellenze museali ed espositive del Paese, dai Uffizi alla Biblioteca Vaticana. E’ la novità più rilevante della stagione lirica 2021. Dopo aver nel 2020 per la prima volta messo il palcoscenico dell’opera al centro dell’anfiteatro, l’Arena rilancia quest’estate e grazie al via libera delle autorità dopo l’allentamento della stretta per il Covid, potrà disporre di seimila posti a sedere, capienza che pone l’anfiteatro veronese al primo posto tra i teatri d’Europa.
L’Opera Festival 2021 si aprirà il 19 giugno con l’Aida in forma di concerto diretta da Riccardo Muti. In programma vi sono poi Cavalleria Rusticana-Pagliacci, Nabucco, La Traviata, Turandot e Aida.
Il 2021 presenta una stagione che rilegge in maniera tecnologica gli imponenti spazi dell’anfiteatro, in una nuova narrazione che idealmente abbracciare la bellezza italiana, avvalendosi della collaborazione di campioni nazionali della cultura: tra queste spiccano Biblioteca Apostolica Vaticana, Gallerie degli Uffizi, Museo Egizio e Museo del Cinema di Torino, Fellini Museum del Comune di Rimini, Parco Archeologico di Pompei, Parco Archeologico Paesaggistico Valle dei Templi, Sito Archeologico di Paestum, Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, Fondazione Alinari per la Fotografia.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, per la prima volta nella storia del Festival: un riconoscimento che suggella un percorso inedito e congiunto della Fondazione Arena con le più importanti istituzioni culturali del Paese. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
“Le esigenze imposte dalla pandemia al modo di fare spettacolo sono state viste come un’occasione importante da cogliere” ha spiegato la Sovrintendente della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia. “Considerando gli allestimenti areniani ‘tradizionali’, imponenti e prevalentemente architettonici – ha aggiunto -, abbiamo visto che gli assembramenti sarebbero stati inevitabili. Dopo aver attentamente valutato le opzioni possibili e i tempi produttivi a disposizione, abbiamo varato una linea tutta diversa e sicuramente inattesa, dando luce alle nostre maestranze, ai nostri talenti e ingegni, alle competenze che coltiviamo da sempre, per svolgere così un lavoro creativo che fosse di tutti, esperienza che ha precedenti altrove, anche in teatro, ma inedita in Italia”.
Mercoledì 26 maggio alle ore 10 la biglietteria centrale riaprirà le porte ai nuovi spettatori e contestualmente alla ripresa delle vendite online. (ANSA).